Scrittrice italiana. Figlia del saggista ed etnologo Fosco, all'età di due anni si trasferì
con la famiglia in Giappone. Rinchiusa in un campo di concentramento nel 1944 insieme
ai suoi genitori, che si erano rifiutati di riconoscere il Governo militare giapponese
e di firmare l'adesione alla Repubblica di Salò, chiesta dal Governo nipponico, rientrò
in Italia nel 1945. Dopo aver abitato per dieci anni in Sicilia, nel 1954 si stabilì a
Roma, dove fondò la rivista letteraria "Tempo di letteratura" (1957) e iniziò a collaborare,
con racconti, a riviste quali "Paragone", "Nuovi Argomenti", "Il Mondo". Nel 1962 pubblicò
il suo primo romanzo,
La vacanza, seguito nel 1963 da
L'età del
malessere, con cui vinse il premio internazionale degli editori Formentor.
Compagna per un lungo periodo (1962-83) dello scrittore Alberto Moravia e attivamente impegnata
nel movimento femminista, fu scrittrice prolifica. Tra i numerosi romanzi, incentrati
sui grandi temi sociali, sulla vita delle donne e sui problemi dell'infanzia, ricordiamo:
A memoria (1967);
Memorie di una ladra (1972);
E tu chi eri?
(1973);
Donna in guerra (1975);
Storia di Piera (1980), in collaborazione con
Piera Degli Esposti;
Lettere a Marina (1981);
Il treno per Helsinki (1984);
Isolina (1985), con cui si aggiudicò il Premio Fregene 1985;
Donne che amano
troppo (1988);
La lunga vita di Marianna Ucría (1990), Premio Super Campiello
1990, che la stessa
M. adattò in versione teatrale nel 1983 e da cui fu tratto il film
di Roberto Faenza
Marianna Ucría del 1997;
Bagheria (1993);
Cercando
Emma (1993);
Voci (1994);
Dolce per sé (1997);
La nave
per Kobe (2002);
Piera e gli assassini (2003), intervista con Piera Degli Esposti;
Colomba (2004). Amante del teatro, nel 1967 la
M. fondò, insieme ad Alberto
Moravia e a Enzo Siciliano, il Teatro del Porcospino, che rappresentò solo novità italiane:
da Carlo Emilio Gadda a Goffredo Parise. Nel 1969 diede vita al Teatro di Centocelle e
nel 1973, con Lù Leone, Francesca Pansa, Maricla Boggio e altre, al Teatro della Maddalena,
la prima compagnia teatrale interamente gestita e diretta da donne. Dalla seconda metà degli
anni Sessanta scrisse molti testi teatrali (
Ricatto a teatro e altre commedie, 1970;
Maria Stuarda, 1975;
Dialogo di una prostituta con un suo cliente, 1978;
Il sogno di Clitennestra e altre commedie, 1981;
Lezioni d'amore, 1982;
Stravaganza, 1987;
Veronica, meretrice e scrittora, 1991;
Camille,
1995). La sua produzione teatrale fu raccolta nei due volumi
Fare teatro (1966-2000).
La
M. fu anche autrice di libri di racconti (
Mio marito, 1968;
Buio,
1999, Premio Strega 1999) e di raccolte poetiche (
Crudeltà all'aria aperta,
1966;
Donne mie, 1974;
Mangiami pure, 1979;
Dimenticato di dimenticare,
1982;
Viaggiando con passo di volpe, 1991; l'antologia di poesia
Se amando troppo,
1998). Scrisse inoltre il saggio
Un clandestino a bordo (1996);
Amata scrittura
(2000), libro sulla trasmissione televisiva condotta dall'autrice; la raccolta di favole
La pecora Dolly (2001) (n. Firenze 1936).